Ad una quota di 1650 metri, dove un tempo i boschi erano prati, nella località Casère, si trova incastonata nel pendio la “Casèra Gianin”; una costruzione in pietra e legno che, assieme ad altre simili, costeggia una porzione della strada forestale che da Coi porta ai pascoli in quota alle pendici meridionali del monte Pelmo nel versante che affaccia sulla Valle di Zoldo.
© Valentino Nicola. Published on September 01, 2014.
Ormai abbandonate le funzioni originarie legate alla pastorizia, questa come le altre vicine, giace a testimonianza di un tempo passato.
© Valentino Nicola. Published on September 01, 2014.
Ben conservata nelle parti murarie e lignee, presenta un rivestimento di copertura in lamiera ondulata che nel tempo ha sostituito quello originale in scandole di larice. La superficie totale del fabbricato è di circa 50 mq disposti su due livelli, il piano terra in muratura semi incassato nel pendio ospitava il bestiame, il piano fuori terra in legno le persone e gli attrezzi; la parte in muratura sul lato a monte, anche se in buone condizioni, è stata per lungo tempo soggetta a forti sollecitazioni dovute alla spinta del terreno e ad infiltrazioni d’acqua che rendeva umido il pavimento in terra battuta.
© CLINICAURBANA . Published on September 01, 2014.
La committenza ha acquisito la casera con la volontà di conservarne l’aspetto esterno e di poterne utilizzare gli spazi come bivacco.
© CLINICAURBANA . Published on September 01, 2014.
I lavori di consolidamento hanno interessato principalmente la parte in muratura, sono quindi state realizzate le sottomurazioni in cls e uno scavo per il drenaggio sui lati contro terra; un vespaio in ghiaia ospita i dreni che portano le eventuali infiltrazioni residue, fuori dal fabbricato. Una sequenza di getti in cls, orizzontali e verticali, oltre a costruire il nuovo piano di calpestio, genera un sistema di forze che contrastano la spinta del terreno sui muri in sassi, collaborando quindi alla tenuta statica del fabbricato. Il piano superiore è stato isolato con lana di roccia rivestita in doghe di larice. Il manto di copertura è stato realizzato in scandole di larice secondo le tecniche tradizionali.
© Valentino Nicola. Published on September 01, 2014.
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