Il principio della proposta è quello di privilegiare il rapporto e il dialogo con il contesto e la struttura orografica del luogo. Questo presupposto non è interpretato sul piano del linguaggio architettonico, ma su quello delle scelte insediative. Si è ritenuto che una tipologia “anomala” nella tradizione edilizia locale, quale una grande autorimessa pubblica, non dovesse riprendere forme e materiali dell’architettura dei luoghi, quanto piuttosto, cogliere i caratteri morfologici della struttura insediativa locale. Il secondo obiettivo è stato quello di misurare il nuovo impianto con il “peso volumetrico” degli edifici della valle, caratterizzata da fabbricati di dimensioni contenute, di altezza massima di quattro piani, a tipologia isolata, ma aggregati in nuclei. Planimetricamente l’edificio è stato così“scomposto” in strutture separate, generate da un corpo principale, come “massi erratici” della montagna. La dotazione infrastrutturale è, poi, completata dal ponte, dalla galleria di collegamento con la località Ischia e dai percorsi ciclo-pedonali.
vista dal percorso pedonale
© Angelo Monti . Published on July 23, 2013.
L’autorimessa è articolata su cinque livelli per una superficie complessiva di 10.425 mq, servita da rampa unica a doppio senso di marcia. Al primo piano è collocato l’ingresso coperto alla rampa veicolare e alcune strutture di servizio per gli utenti. Al di sotto del piano di ingresso dell’autorimessa, si articolano quattro livelli di posteggio. Ogni piano consente il parcamento di un numero variabile di auto da 51 a 61 per piano.
© Angelo Monti . Published on July 23, 2013.
La scelta di un linguaggio non vernacolare intende confrontarsi con le rocce del paesaggio, affidandosi ai materiali per sottolinearlo. L’intera struttura dell’autorimessa è realizzata in struttura massiva di calcestruzzo pigmentato e additivato da inerti di grande pezzatura possibilmente ricavati dalla frantumazione della stessa roccia che dovrà essere rimossa nello scavo. La lavorazione sarà volutamente scabra e “brutalista” per accentuare la natura artificiale ben riconoscibile, ma altrettanto affine alle rocce naturali, dei nuovi “massi erratici”.
© Angelo Monti . Published on July 23, 2013.
Un pattern di forature modulato da una texture individuata con un modello frattale della porosità delle rocce a densità variabile costituirà la necessaria ventilazione.
Questa “porosità” del calcestruzzo, nelle lunghe ore notturne della montagna, filtrerà la luce dall’interno, diventando un segno opalescente dal forte carattere identificativo e simbolico.
© Angelo Monti . Published on July 23, 2013.
Il corten è il materiale principale per la struttura del ponte e degli accessori.
© Angelo Monti . Published on July 23, 2013.
I percorsi ciclo-pedonali lungo il torrente e nei boschi di Ischia, sono passerelle rettilinee in doghe di legno.
© Angelo Monti . Published on July 23, 2013.
© Angelo Monti . Published on July 23, 2013.
© Angelo Monti . Published on July 23, 2013.
© Angelo Monti . Published on July 23, 2013.
© Angelo Monti . Published on July 23, 2013.
© Angelo Monti . Published on July 23, 2013.